Proponiamo questo nostro lavoro sulla questione dei Femminicidi, rispondendo a qualche domanda, fra cui qual’è la situazione? E’ così grave o è un falso allarme? Quanti sono i numeri? Cercando di affrontare la questione non solo con blandi numeri, ma mostrando che dietro ci sono esseri umani. Noi abbiamo risposto con un Rapporto/mappa ed una Mappa, per quello che possa servire nel cercare di aumentare la consapevolezza sulla questione.
Indice:
- Femminicidio;
- La Mappa Interattiva;
- Com’è Strutturato il Rapporto;
- La Mappa su Google Maps;
- Perché Tutto Questo?;
- La Lettura dei Dati;
- Cosa Fare?;
- Conclusione;
- Per Approfondire.
Cosa sia un Femminicidio in questo periodo e qua su internet è inutile spiegarlo, almeno ci speriamo, perché crediamo che molti di voi lo sappiano già, quello che usiamo per chiamare gli omicidi commessi da uomini verso le donne è un sostantivo:
“Qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuarne la subordinazione e di annientarne l’identità attraverso l’assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte.”
Lo conosciamo anche come neologismo, ovvero una nuova parola, in questo caso due parole unite insieme e che vanno a formare questa nuova parola, l’origine seppur incerta è da attribuire alla docente femminista di Studi Culturali Americani Jane Caputi e dalla criminologa Diana E. H. Russell che la coniarono nel 1990, ma a preso piede, non senza polemiche, in Italia per l’utilizzo da parte dei media, principalmente nella cronaca nera per parlare più precisamente degli omicidi contro il sesso femminile.
La Mappa Interattiva
Seppur doverosa la premessa possiamo sostenere il fatto che la maggior parte di voi saprà già benissimo il suo significato, ma in quanti sanno del reale impatto che hanno i Femminicidi? All’inizio c’è da ammettere che nemmeno noi ne eravamo a conoscenza, per questo abbiamo voluto approfondire meglio l’argomento, utilizzando un metodo che abbiamo già utilizzato nell’anno passato per altri argomenti, con un rapporto ed una mappa, ma in questo caso abbiamo lavorato in maniera totalmente diversa, appoggiandoci ad uno dei più importanti siti sull’argomento inquantodonna.it, da cui confrontando con articoli su internet abbiamo raccolto tutti i dati e realizzato sia il rapporto in versione interattiva con mappa, ed una mappa per prendere visione maggiormente ed immediatamente dell’impatto nella nostra società dei Femminicidi, con l’utilizzo della non nuova Google Maps, tutto questo in un ottica differente dalla solita raccolta dati, perchè in primis abbiamo a che fare non con semplici numeri della cronaca dei telegiornali, non con un bollettino ne un comunicato del Ministero degli Interni, ma abbiamo a che fare con esseri viventi, persone, donne che non hanno avuto la possibilità di esserlo più, per mano della solita persona “Che l’amava tanto” e che “Non poteva vivere senza più di lei“, meglio conosciuti come Uomini che Odiano le Donne; Sono perciò nomi, cognomi, persone che avevano una loro vita, il loro amore, le loro gioie e le loro paure, le proprie idee ed i loro sogni, perciò abbiamo trattato l’argomento in maniera diversa.

Com’è strutturato il Rapporto?
Il Rapporto è stato strutturato con l’utilizzo della Story Map, una mappa interattiva che permette al visitatore di ripercorrere tutta la lunga scia di Femminicidi durante tutto il 2018, dal primo all’ultimo attraversando tristemente tutta l’Italia, nella mappa abbiamo voluto fornire tutti i dati possibili e in possesso, non sempre è stato possibile, ma in ogni scheda o slide è possibile conoscere tutti i dati dell’evento, il nome della vittima, gli anni, il modo in cui la donna è stata uccisa, il giorno dell’anno, il nome del presunto omicida, un link in cui è verificabile la veridicità delle informazioni pubblicate, e la foto.
La Mappa su Google Maps
Anche la mappa realizzata per maggior condivisione e fruizione mantiene lo stesso stile e le stesse informazioni.
Perché Tutto Questo?
Il perché è molto semplice, come già in precedenza il nostro obiettivo è la sensibilizzazione, rimaniamo a conoscenza dell’entità di questa carneficina e dei problemi che ne derivano, siamo consapevoli che non basta una mappa per denunciare e risolvere un problema, siamo a conoscenza che i Femminicidi attirano l’opinione pubblica sul tema già abbastanza, ma pensiamo che rendendo più facile la lettura dei dati e la visione del problema da un altro punto di vista che internet e i social ci permettono, può anche essere più facile rendere più fruibile e leggibile questa brutta e triste pagina per tutti, cercando di dare la stessa voce e visibilità a tutte le tristi vicende umane, non guardandole solo dal punto di vista di un bieco conteggio, nella speranza che questi piccoli lavori come piccole gocce d’acqua insieme a tante altre possano aiutare alle persone di buona volontà non solo a denunciare la triste situazione ma anche a trovare in un futuro non troppo lontano anche delle soluzioni.
La Lettura dei Dati
Non è semplice reperire tutti i dati, e fare un totale complessivo, perciò la mappa non è precisa, abbiamo raccolto circa 88 casi, ma i numeri sarebbero molto più alti, superando i 106, questa difficoltà nel reperire tutti i dati e le informazioni non nega la vastità del problema e la sua grandezza, ma è possibile fare di meglio, chiunque può aiutarci a migliore sia il rapporto che la mappa!
Se i dati sembrano non confortare di certo dobbiamo essere a conoscenza che il problema dei Femminicidi non riguarda solo la cosiddetta “Cultura italiana“, perché bensì si tratta di fenomeno mondiale, i dati Istat risalenti al 2016 dimostrano che in Europa almeno in questo caso non siamo i primi, difatti ci sono nazioni europee dove il fenomeno di donne uccise per mano di uomini in connessione con una loro relazione è assai molto più alto per numero di popolazione, il Femminicidio poi non è nient’altro che la punta dell’iceberg, è purtroppo il culmine della violenza di genere, gli uomini che odiano le donne non arrivano direttamente all’omicidio che è solo il tragico finale di un percorso fatto di violenze, i numeri che riguardano le violenze sulle donne sono molto più gravi ed allarmanti, non solo delle denunce ma anche di ciò che non viene mai denunciato, perché le donne sono vittime in molti altri modi da parte degli uomini che odiano, i casi di stupro, le violenze domestiche che vanno dalle minacce, alla sopraffazione psicologica e fisica, alle botte, dagli schiaffi ai pugni, e non sono solo quelle domestiche, negli ultimi anni appaiono più nette e visibili anche le violenze sui luoghi di lavoro, dal mobbing, ai licenziamenti senza giusta causa, alle richieste di prestazioni sessuali in cambio di favori o di un lavoro.
Non bisogna però vedere il Femminicido come violenza a senso unico, ovvero nella comparazione di uomini contro donne, ma l’insieme del numero dei dati raccolti e pubblicati anch’essi dall’Istat è possibile vedere che si tratta bensì di violenza di genere, anche se molti oltre a negare la gravità dei Femminicidi voglio negare anche la questione di genere, sì perché anche i dati che riguardano gli uomini sono molto alti, di più rispetto a quelli femminili, e qui bisognerebbe che la società riuscisse ad aprire un discorso su questo argomento senza continuare a nascondersi, tentare di negare o mettere il discorso solo sul piano politico, perché le violenze riguardano tutti, ma per questo non basterebbe un intero articolo.
Cosa Fare?
Non è facile, come abbiamo appena finito di dire, non è un problema facilmente risolvibile dall’oggi al domani, su questo ci sono varie riflessioni su vari piani, dalla violenza di genere che riguarda l’intera popolazione, e dalla parte della cultura patriarcale molto forte e viva in gran parte del nostro paese, perciò le soluzioni sono a volte difficilmente applicabili e realizzabili in tempi brevi, ma un altro problema è forse che le leggi sono già presenti ma non attuate come dovrebbero essere.
Al momento da condividere ci sono due proposte interessanti, la prima è in fase di discussione in parlamento, è un disegno di legge denominato “Codice Rosso“, che sembrerebbe essere un definitivo colpo di grazia alla violenza e ai Femminicidi, si va da pene più severe per gli abusi sessuali e sui minori, l’introduzione di un nuovo reato, quello che riguarda le aggressioni con l’acido, in cui si rischia i 14 anni di reclusione, e il vero nocciolo del “Codice Rosso“, come in ospedale, le denunce di violenza o tentato omicidio passeranno in primo piano rispetto ad altre denunce favorendo la velocità d’intervento della giustizia, al momento aspettiamo di vedere la sua reale portata quando entrerà in vigore.
La seconda è realizzata da Possibile e riguarda la creazione di “Una Commissione Bicamerale di Indirizzo e Controllo che si occupi di affrontare esclusivamente il tema del contrasto alla violenza di genere“, ed un “Fondo per l’indennizzo delle donne vittima di violenza e per i loro figli“.
Conclusione
Per concludere speriamo in qualche modo seppur piccolo di contribuire alla discussione e alla conoscenza della portata dell’argomento sul Femminicidio e sulla violenza di genere, chiedendo a tutti il massimo impegno e sforzo sulla questione portando non solo un cambio nella politica ma anche nella società italiana, dedichiamo questo a tutte le donne che non hanno potuto esprimersi nella loro vita per colpa di un uomo che non le amava ma le odiava.
Per approfondire meglio l’argomento:
Femminicido. La pagina di Wikipedia sull’argomento.
In Quanto Donna. E’ il sito più importante di tutti che si possa trovare in rete sull’argomento, offre dati aggiornati mensilmente, con Femminicidi, ma anche tutte le notizie relative a tentati omicidi, violenze domestiche, violenze sessuali e molti altri dati che non sempre trovano visibilità sui siti di informazione. Inoltre ha un’importante pagina interattiva con tutte le schede relative ai Femminicidi. Dal sito abbiamo potuto raccogliere molti dati importanti per l’articolo. Da visitare e consultare per l’accuratezza e l’attenzione al tema.
“Femminicidio, perché le donne continuano a morire: “Dati falsati, si sottovaluta la violenza degli uomini””. Articolo de Il Fatto Quotidiano.
“Femminicidi, in Italia una donna è uccisa ogni 72 ore: “La coppia è l’ambito più a rischio”” Articolo di TPI News.
I dati Istat sugli Omicidi di donne/Femminicidi.
La pagina Istat dedicata alla Violenza sulle Donne.
“Arriva alla Camera il Codice rosso, stretta contro la violenza sulle donne”. Articolo di Repubblica.
“Chiediamoci come fermare il Femminicidio, ma rispondiamoci soprattutto”. Le proposte di Possibile.
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