Proposta: DEMOCRAZIA PARTECIPATA

Uno dei temi principali con cui nasce PARTECIPAZIONE SEMPLICE, è sicuramente la DEMOCRAZIA Partecipativa e Diretta, e con questo nuovo post vogliamo iniziare a parlarne in termini di proposte come già fatto per il Programma per un NUOVO ANTIFASCISMO, realizzato l’anno scorso.

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A nostro parere come abbiamo già detto durante il Programma per un NUOVO ANTIFASCISMO, è che sembra che noi viviamo in un periodo storico molto delicato e tumultuoso, pieno di cambiamenti nella società e nel nostro stile di vita, al di la di un’analisi storica che ci porterebbe a considerarlo come un tempo assolutamente normale come tutti quelli passati, ci sembra che è il momento giusto per parlarne.

Insieme alle parole e ai discorsi su Populismo, avanzata delle destre xenofobe, neofasciste o neonaziste, crollo nella fiducia dei partiti, corruzione nella politica e fake news, negli ultimi anni abbiamo sentito anche parole nuove, come Democrazia Diretta, che negli ultimi anni si è fatta un piccolo spazio nella discussione politica, con piccoli cambiamenti, ma nessuno sembra essere diventato un discorso centrale e che abbia portato cambiamenti fondamentali.

La Democrazia come la vediamo oggi sembra essere in difficoltà, le democrazie occidentali sono sotto scacco, come da tutte le recenti elezioni, da fenomeni quali Populismo e Fake News, che insieme formano un cocktail distruttivo, ma non è una cosa recente, in Italia assistiamo da decenni di decadenza democratica, con i partiti politici accusati di corruzione ed incapacità di prendere posizioni e decisioni favorevoli alla popolazioni, partiti diventati personali o addirittura lobbistici.

Un tempo l’Italia è stato faro per le democrazia occidentali, i partiti in Italia del dopoguerra avevano un bacino di tesserati di milioni di cittadini, ora il più grande partito ne può contare appena 400 mila tesserati, un tempo questi tesserati votavano e facevano la vita e la storia di un partito politico ed eleggevano i loro candidati, oggi invece assistiamo ad iscritti o tesserati totalmente passivi rispetto alle decisioni del partito, i candidati vengono scelti dalle lobby interne al partito (Una volta vi erano le correnti), o dal leader supremo o “uomo forte” del partito, l’elettore non conosce il suo candidato.

Questo a favorito senza dubbio la crisi di fiducia nei partiti e nei loro rappresentanti, ma non ha assolutamente fermato l’interesse dei cittadini nella politica, le urne sono piene rispetto ad altre nazioni dove l’astensione è sempre grande, la politica è uno dei discorsi preferiti da noi italiani, e i media ne calcano la mano riempiendo i palinsesti e le pagine di politica fine a sé stessa, discorsi inutili su inutili.

Ma nello stesso tempo al crollo degli iscritti nei partiti abbiamo assistito ad un aumento o potremmo chiamarlo travaso, di cittadini in associazioni e volontariato, la politica attiva è diventata passiva, nel contempo l’associazionismo e l’attivismo dei cittadini è diventato sempre più attivo, per questo è divenuto il tempo giusto per poter parlare di DEMOCRAZIA DIRETTA e PARTECIPATIVA, non perché la nostra Democrazia Rappresentativa faccia schifo ma anzi perché una Democrazia più forte e sana è migliore contro le avanzate populiste e nere.

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